Caso Marò: dopo 10 anni è arrivata l'archiviazione
Finalmente buone notizie per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Il Gip di Roma ha accettato la richiesta della Procura ed ha archiviato l’inchiesta nei confronti dei due Marò.
«Girone e Latorre agirono per legittima difesa». Con queste parole, messe nero su bianco, il giudice per le indagini preliminari, dott. Alfonso Sabella, ha disposto l'archiviazione dell'inchiesta sui due fucilieri della Marina Militare Italiana, accusati di aver ucciso due pescatori indiani durante una missione anti-pirateria nel 2012.
Per il giudice, che ha deciso l'archiviazione dell'inchiesta, «è chiarissimo come, più che legittimamente Massimiliano Latorre e Salvatore Girone si trovassero in una situazione tale da far pensare a un attacco di pirati alla nave Enrica Lexie, nessuna perplessità sul fatto che i due militari abbiano agito in stato di legittima difesa, almeno, putativa».
LE PRIME REAZIONI DEI DUE MITILATI
Su facebook la gioia di Latorre che scrive: «Oggi, 1 Febbraio, mi sono svegliato per il primo giorno da Uomo e Militare libero. Tante volte mi sono chiesto se avessi mai avuto la fortuna di assaporare la gioia che sto provando» ma oggi posso «gioire ed assaporare questa felicità riscattandomi di quella gioia mai assaporata prima, dato che le condizioni di salute con cui rientrai in Italia nel Settembre 2014». Ricorda poi le date della vicenda: «15 Febbraio 2012 - 31 Gennaio 2022. FINE !!!!!».
Più duro il post di Girone: «Da oggi si chiude un capitolo della mia vita dal peso non indifferente che ha lasciato in me delle grosse ferite ancora aperte nei confronti di un sistema cui credevo molto».
IL COMMENTO
E’ stato un calvario lungo 10 anni per i due militari e per tutti gli italiani che hanno seguito questa vicenda, apparsa, sin da subito, ingiusta ed assurda. Ma almeno alla fine la verità è emersa, giustizia è stata fatta e l'onore è stato ristabilito. Al netto della bella notizia non può non restare l'amarezza per non essere riusciti a risolvere (come Stato) questa vicenda (di Stato) in tempi accettabili, facendo trascorrere, ai due militari ed alle loro famiglie, anni difficili e di angosce che, sicuramente, non potranno mai cancellare.
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