Afghanistan, rientrati gli ultimi soldati. Ad accoglierli un comunicato del Ministro.
E' terminata ufficialmente la missione dei militari italiani in Afghanistan.
L'arrivo sul territorio nazionale dell'ultimo contingente in forza nel paese asiatico, avvenuto nella serata del 29 giugno, ha sancito la fine della missione dei nostri soldati in Afghanistan. Una missione durata ben 20 anni.
Venti lunghi anni di impegno nazionale, in territorio ostile, per la missione internazionale delle forze occidentali, che ha visto lo sforzo ed il sacrificio di oltre 50.000 uomini e donne in divisa e che è costata, alla Repubblica italiana, ben 723 feriti e 53 vittime umane.
Un rientro salutato solo dal comunicato dell'ufficio stampa del Ministro della Difesa. Per l'arrivo all'aeroporto militare di Pisa degli ultimi militari schierati ad Herat, la Brigata Paracadutisti della Folgore, non c'era nessuno ad accoglierli. Nessuna cerimonia organizzata, nessuna autorità e nessun rappresentante delle istituzioni accorso per salutare il rientro in Patria di chi ha servito lo Stato. "Nulla per chi ha portato la bandiera con onore", ha affermato la nota giornalista Maria Giovanna Maglie che, sui suoi profili social, ha commentato la notizia in maniera lapidaria e con una chiave di lettura che, se fosse quella giusta, non lascerebbe spazio ad interpretazioni su chi ci governa: "Sono tornati in #divisa mica in #burqa", la sua chiosa. Ad ognuno di noi le riflessioni del caso.
Ha ragione la Maglie, siamo rappresentati in Italia e all'estero da gente di poco spessore culturale e di neasuna esperienza che da più importanza ai Like che alla vita reale e ai valori effimeri da quelli veri. E allora se fa fico ricevere una nostra connazionale convertita all'Islam ci si mette in prima fila a favore ti telecame e poi si snobbano i nostri militari di rientro da una missione internazionale. Ma ditemi se dobbiamo essere rappresentati da questi qua...
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