Gli italiani non sono “schettini”. Ai tedeschi rispondiamo col capitano Gennaro Arma
6 morti e 700 contagiati dal coronavirus. L'ultimo a scendere dalla nave 'Diamond Princess' è il comandante italiano.
A quei tedeschi che nel 2012 usarono la tragedia della Costa Concordia per attaccarci e definirci "Italiani una massa di tanti piccoli Schettino", rispondiamo col nostro capitano Gennaro Arma, l'italiano 45enne, al comando della nave da crociera Diamond Princess, bloccata nelle acque giapponesi dallo scorso 5 febbraio per il coronavirus. Il comandante Arma (anche lui campano) è rimasto a bordo fino a ieri - per la messa in quarantena della nave da parte delle autorità nipponiche - ed è sceso a terra solo dopo lo sbarco dell'ultimo gruppo di circa 130 persone.
«Arma», ha scritto la compagnia in un post su facebook, «è un eroe agli occhi di tutta la comunità globale Princess».
«Arma», ha scritto la compagnia in un post su facebook, «è un eroe agli occhi di tutta la comunità globale Princess».
L'ultimo a scendere, insomma, perché un capitano fa così, non abbandona mai la sua nave! Gennaro Arma, con il suo comportamento esemplare e svolgendo il suo dovere fino in fondo, ha restituito dignità alla marineria italiana ed orgoglio a tutti noi italiani. Non siamo tutti “Schettino”, come qualche "cerebroleso" vorrebbe ancora oggi dipingerci agli occhi del mondo, ma "un popolo di santi, poeti e navigatori", come amavamo definirci qualche tempo fa. Ed anche di tanti eroi che ogni giorno, in silenzio e con il loro lavoro, si adoperano per gli altri. Complimenti a lui e al suo equipaggio per quello che sono riusciti a trasmettere non facendosi travolgere dall'egoismo e dalla paura del contagio. Un esempio, in questi giorni di emergenza nazionale, come i tanti medici, sanitari e uomini delle istituzioni che ogni giorno rischiano del proprio affrontando il covid-19. È ciò di cui l'Italia ha bisogno.
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