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Effetto Emilia Romagna: chi sale e chi scende nei sondaggi


Dopo la sconfitta elettorale in Emilia Romagna, il primo sondaggio post voto evidenzia le prime crepe nel Carroccio che inverte (pericolosamente) il suo trend positivo. La Lega di Matteo Salvini paga caro l'aver monopolizzato la campagna elettorale sul suo leader, trasformandola quasi in un referendum sul 'Capitano'. La Lega, secondo i dati dell’istituto Ixè, scende per la prima volta dopo mesi sotto il 30%, registrando un 28,2%. Resta stabile il Partito Democratico, Italia Viva sempre sotto al 4%, mentre continuano a scendere il Movimento 5 Stelle (da 16,1% a 15,9%) e Forza Italia (da 7,3% a 6,9%). Tutta un'altra storia per Fratelli d'Italia che cresce come un bimbo in salute. Il partito di Giorgia Meloni, dalle europee 2019 in poi avanza e avanza: in tre giorni prende quasi un punto percentuale passando dall’11.3% al 12%.

La fiducia nei protagonisti della politica italiana non cambia e resta sostanzialmente la stessa, anche dopo il voto di domenica. Troviamo Giuseppe Conte al 40%, Giorgia Meloni al 35%, Matteo Salvini al 32%, Nicola Zingaretti al 25%, Luigi Di Maio al 21%. Cresce leggermente il gradimento di Silvio Berlusconi che guadagna un punto percentuale e arriva al 20%, mentre sembra soffrire di nanismo (visto che non cresce) Matteo Renzi che rimane in coda, distanziato da tutti, al 13%. 

Sul governo Conte bis, il 29% degli italiani intervistati dicono di non avere alcuna fiducia, il 34% di averne poca, il 32% abbastanza e solo il 5% dichiara di avere molta fiducia dei giallorossi.

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