A Soros piacciono le Sardine
A George Soros piacciono le Sardine, forse l'unico movimento al mondo nato per mantene lo status quo e ribellarsi all'opposizione che vorrebbe vincere (con la forza del consenso) in un territorio monocolore da sempre. Non è certo una novità questa ed era anche prevedibile che alla vigilia di un voto così importante e ricco di significato, scendesse in campo ogni tipo di potere per difendere "il fortino" ed impedire al "potenziale dittatore" Salvini ed al centrodestra di vincere le elezioni in Emilia Romagna e in Calabria. Sì, proprio così, il "potenziale dittatore", è il modo in cui il potente Soros ha definito il numero uno della Lega ed ex ministro degli Interni della Repubblica Italiana, durante la cena organizzata dalla sua Open Society Foundation a margine del Forum di Davos.
George Soros, 89anni ungherese, magnate della finanza e tra i 30 uomini più ricchi al mondo, diventato famoso per i suoi attacchi speculativi alle monete ed agli stati e per essere il fautore della "società aperta" e dell'immigrazione massiva, ha detto che «in Italia le sardine sono più degli squali e sono destinate a vincere». Secondo le agenzie di stampa che hanno riportato la notizia, l'ex finanziere ha anche affermato che questo movimento di giovani si starebbe rivoltando contro Mattero Salvini perchè considerato pericoloso per la democrazia. Per "il Soros pensiero" i giovani avrebbero trovato «un modo per confrontarsi - addirittura - con la dittatura nazionalista». Per nostra fortuna il magnate ci capisce molto di finanza e poco di politica e, pertanto, mi sento moderatamente tranquillo sul futuro dell'Italia e sulla tenuta della nostra democrazia. Ironia a parte, però, è impressionate vedere su quanti tavoli si stia giocando la partita delle regionali e quante forze si utilizzino per difendere l'ultima roccaforte rossa ed impedire che il governo giallorosso (PD/M5S) possa implodere dopo le elezioni. Evidentemente chi ha potere non è disposto a perderlo.
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