di Antonio Cacace
Ha ricevuto la chiamata dal reparto operazioni del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e ha preso il suo equipaggiamento ed è partito alla volta di Teramo. Antonio Vela, 46 anni di Allumiere, è un sottufficiale di Croce Rossa, di istanza al R.O.P.I. (Reparto Operativo Impiego) di Verona del Corpo Militare C.R.I.. Specializzato nel soccorso e in emergenze sanitarie di vario tipo, è in Abruzzo per soccorrere le popolazioni colpite dall’eccezionale nevicata di questi giorni. Antonio, toninello per gli amici, ci ha raccontato telefonicamente ciò che sta vivendo: «Arrivare è stato difficoltoso, com’è normale che sia in queste situazioni, le strade di montagna erano bloccate dalla neve e dai detriti di ogni genere; pur avendo ognuno di noi dei ruoli ben precisi all’interno della “macchia dei soccorsi”, non ci si ferma mai, l’adrenalina e lo spirito di solidarietà verso queste persone in difficoltà ci spingono ad aiutare i compagni che sono accanto in ogni modo e con ogni mezzo, a lavorare ininterrottamente anche 14-18 ore al giorno. I primi giorni sono stati appunto duri ma adesso fortunatamente c’è molto personale ed i soccorsi non mancano, ora riusciamo a riposarci a sufficienza e ad alternarci nelle operazioni di soccorso».
Antonio Vela è un veterano del soccorso, da buon paesano continua a vivere ad Allumiere con la sua famiglia quando è libero dal lavoro e non è impegnato in qualche missione. Si è occupato di molte emergenze da quando è in Croce Rossa: il terremoto Umbria/Marche, quello dell’Aquila, i migranti e diverse missioni nazionali ed internazionali di carattere umanitario. «Il mio è un lavoro fatto di rinunce e sacrifici ma lo amo perché mi fa sentire utile per la mia nazione, soprattutto quando è in difficoltà . E comunque, avere il privilegio di poter aiutare il prossimo; è una sensazione che ti ripaga di tutto».
Il poco conosciuto Corpo Militare della Croce Rossa Italiana è un corpo ausiliario delle Forze Armate ed è soprattutto un’importante realtà nazionale composta da oltre 20 mila militari volontari, con più di 2500 medici e infermieri all’attivo e con una nutrita squadra di farmacisti, psicologi, logisti, tecnici e commissari. Possiede un contingente permanente di pronto impego di 300 militari professionisti, sparsi su tutto il territorio italiano ed impiegabile in qualsiasi momento per le emergenze nazionali ed internazionali di vario tipo. Per quanto riguarda il personale volontario, parliamo di oltre 20 mila persone che svolgono le loro professioni nella vita civile e che, essendo state precedentemente addestrate dai rispettivi Centri di mobilitazione C.R.I. di appartenenza, quando richiamate in servizio, possono assolvere alle operazioni di protezione civile ed alle attività di assistenza per tutte le nostre Forze Armate. Un Corpo di élite insomma, fondamentale per il sistema Paese, capace di fare la differenza in momenti drammatici come questi e non solo per quanto riguarda il soccorso in emergenza, ma anche sotto il profilo dell'emergenza immigrazione, del terrorismo e nei teatri internazionali civili e militari.
Ad Antonio, a Marco Filabozzi Vigile del Fuoco di Tolfa, al suo collega di Civitavecchia Paolo De Montis e a tutti i soccorritori presenti nei territori colpiti del centro Italia, che stanno lavorando lontano dai propri affetti, mettendo a rischio anche la propria incolumità , deve arrivare un “grazie” non solo nostro, che siamo una piccola redazione di provincia, ma quello di un’intera nazione che, nè siamo certi, li sta sostenendo.
Per chi può dare il proprio contributo, segnaliamo che può farlo facendo una donazione alla Croce Rossa Italiana, per l'mergenza "Terremoto Centro Italia", direttamente sul loro sito internet
www.cri.it .
fonte: La Voce del Popolo
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