Civitavecchia, falsa partenza per Carta D'Identità elettronica
Da venerdì 8 luglio è possibile richiedere la Carta d’Identità elettronica. Diventa realtà quindi la prima vera “rivoluzione digitale”?!? ‘Manco pe gnente’ … All’Anagrafe il macchinario per stampare le nuove carte è arrivato ma nessuno sa come si usa. Almeno questo è quanto ci hanno riferito …
CIVITAVECCHIA – Falsa partenza per le Carte d’identità elettroniche. Siamo andati in Comune per verificare di persona il lancio – dopo 19 anni di attesa – della prima vera “rivoluzione digitale” del governo italiano e questa è la situazione che abbiamo trovato all’Anagrafe di Campo dell’Oro: tanta attesa, tante persone in fila questa mattinata nonostante il caldo e l’umidità per richiedere il nuovo documento ma di “rivoluzionario” e tanto meno di elettronico e digitale neanche l’ombra, tante carte d’identità sì, ma tutte rigorosamente di carta come questa che abbiamo ritirato dopo oltre un’ora di fila.
Eppure il comunicato ufficiale del Pincio della scorsa settimana era chiaro: “A partire davenerdì 8 luglio tutti coloro che richiederanno una nuova carta d’identità, la stessa potrà essere rilasciata esclusivamente nel nuovo formato elettronico”. Cosa è successo allora se ancora oggi, lunedì 11 luglio, la macchina comunale ha le 4 frecce accese e non riesce a partire? Semplice: il macchinario per stampare le carte elettroniche è arrivato ma nessuno ha pensato di formare il personale dell’anagrafe. Sostanzialmente non sanno usarla, perlomeno questo è quello che ci ha “confessato” l’unica impiegata dell’ufficio quando abbiamo chiesto la nuova carta d’identità elettronica. La sensazione sinceramente è stata un’altra, soprattutto dopo aver saputo che il macchinario è in funzione da diverso tempo, tant’è che fuori all’ufficio per il rinnovo delle carte d’identità è appeso un cartello (anche questo, ci dicono, da diverso tempo) che avverte gli utenti che non vengono fatte più di 20 carte d’identità al giorno. Ma ci asteniamo, almeno in questo caso, dal trarre facili conclusioni.
Che dire, però, se non che tristezza…?!? Come spesso accade in Italia, le rivoluzioni, in politica e nella pubblica amministrazione, si fanno solo sulla carta stampata e nei comizi in tempi di elezione. Elezioni come quelle di 2 anni fa dove si chiedeva di “cambiare” per poi “rivoluzionare”. Il cambiamento c’è stato, in comune ora ci sono i cittadini pentastellati di Grillo e Casaleggio, per la rivolluzione invece non possiamo far altro che continuare ad attendere fiduciosi, come per la nuova carta d’identità elettronica.
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