ECOBANK: POTREBBE ESSERE UN INCENTIVO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E UN AIUTO ALLA SPERIMENTAZIONE!
Grazie al servizio Ecobank, infatti, i cittadini aiutano le amministrazioni comunali a fare la raccolta differenziata e ricevono in cambio un buono o una moneta a seconda della convenzione che si stipula. Ecco come funziona.
Qualche centesimo in cambio di una lattina vuota. C'è un modo per fare la raccolta differenziata e guadagnarci qualche euro. È il meccanismo del vuoto a rendere, in cui i cittadini aiutano le amministrazioni locali a dividere i rifiuti per tipologia e ricevono in cambio un buono o una moneta.
L'idea non è nostra e neanche nuova: esiste già da diversi anni, negli Stati Uniti e nei paesi dell’Europa settentrionale.
In Italia Ecobank è stato sperimentato, per la prima volta, dai piemontesi di Valenza e Alessandria. È stata la regione Piemonte, infatti, a finanziare il progetto sperimentale. Il test, partito a inizio 2009, ha avuto un grande successo. Al di là delle più rosee aspettative: in cinque mesi nelle stazioni automatiche Ecobank sono stati conferiti 850.000 pezzi tra bottiglie e lattine.
Come funziona. La raccolta differenziata del futuro manda in pensione i cassonetti colorati per sostituirli con stazioni automatiche computerizzate. I cittadini possono conferirvi diversi rifiuti:
- bottiglie per bevande in PET (un tipo di plastica), sia trasparenti che colorate;
- lattine in alluminio e acciaio.
E' molto importante che bottiglie e lattine non siano schiacciate (come invece si dovrebbe fare per la raccolta differenziata classica per risparmiare spazio), che abbiano ancora l'etichetta e che siano completamente vuote.
Una volta gettate tutte le nostre bottiglie, la macchina ci consegna uno scontrino che ha pieno valore economico. Ogni bottiglia o lattina vale 2 centesimi di euro. A Valenza e ad Alessandria il buono può essere speso in due supermercati convenzionati. A Venaria Reale, dove Ecobank è sbarcata da pochi mesi, il sistema è integrato con la AmsCard, una scheda per usufruire di tutti i servizi comunali: farmacie, piscine, biblioteche, mezzi pubblici. Più si differenzia, più sconti e agevolazioni si ottengono.
Il cassonetto va in pensione quindi. Visti da fuori potrebbero sembrare dei distributori automatici di bevande, in realtà le stazioni di Ecobank sono macchine molto evolute. Questi cassonetti intelligenti pesano la bottiglia che immettiamo e leggono il codice a barre stampato sull'etichetta. Ecco perché è importante non togliere l'etichetta e non schiacciare la bottiglia. Se è tutto ok, la macchina emette lo scontrino o ricarica la card comunale e noi possiamo andare a fare la spesa o usufruire di diversi servizi. È a questo punto che entra in azione il meccanismo nascosto: le macchine compattano il rifiuto, lo separano a seconda del materiale e del colore e, infine, lo stoccano in un magazzino sotterraneo. I rifiuti sono quindi invisibili e non deturpano neanche il paesaggio urbano. Quando il magazzino è pieno (contiene all'incirca 6000 bottiglie), il sistema manda un sms all'azienda locale (ad esempio la nostra Etruria Servizi S.p.A.) che provvede a svuotarlo.
Il vuoto a rendere è un sistema evoluto che fa risparmiare molti soldi agli enti locali. Grazie ai cassonetti intelligenti, infatti, non c'è bisogno di selezionare i rifiuti, di separare il Pet colorato da quello trasparente o l'acciaio dall'alluminio. I rifiuti sono già pronti per essere rielaborati, trasformati e rimessi sul mercato sotto un'altra forma.
Diversi comuni di Lombardia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna si sono interessate al progetto, cui potrebbero presto aderire. E non è finita: negli uffici di Ecobank ci risulta essere arrivata anche una telefonata del comune di Roma, che (come è noto) nella gestione della raccolta differenziata sta avendo grossi problemi. Che sia l'inizio di una rivoluzione?
Quello che pensiamo è che comunque vale la pena approfondire il discorso, e in questo senso invitiamo l’assessore all’Ambiente Leonardo Roscioni a prendere seriamente in considerazione questa proposta! Visto l’impegno e la ferma volontà dell’assessore a dar vita alla raccolta differenziata, questo potrebbe costituire un incentivo in più al successo della sperimentazione.
Non costa milioni di euro, non inquina, è socialmente utile, potrebbe essere totalmente finanziato dagli enti sopracomunali e essere la chiave di volta per migliorare il rapporto con i cittadini, che saranno maggiormente attenti a differenziare i rifiuti grazie alla prospettiva di avere un guadagno. Lo dichiara Antonio Cacace, presidente dell'associazione il Popolo della Città.
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