E' QUESTA LA CITTA’ CHE VOGLIAMO LASCIARE AI NOSTRI FIGLI?
6 giugno 2009
Partiamo da via delle Sterlizie e vediamo dove arriviamo.
In questa vicenda non mi schiero con nessuno. Né con gli ambientalisti dell’ultima ora, perché su troppi alberi sarebbero dovuti salire prima di questi eucalipti (e non l’hanno mai fatto) e perché una protesta di questo vigore organizzata a pochi giorni dalle elezioni Europee sa vagamente di strumentalizzazione politica a fini elettorali. Forse mi sbaglio, ma il sospetto in questi casi è d’obbligo. Né tanto meno voglio schierarmi con i (pentiti) “tagliatori di alberi a tutti i costi”, perché troppo superficiali nei modi e nei tempi. Nei modi perché sostituire una sessantina d’imponenti eucalipti con una specie di arbusti molto più piccoli e a lenta crescita non è l’alternativa adeguata. Nei tempi perché – mi chiedo – come sia stato possibile dare il via ad un’operazione del genere a pochi giorni dalle elezioni senza prevedere facili attacchi strumentali?
In questa vicenda non mi schiero con nessuno. Né con gli ambientalisti dell’ultima ora, perché su troppi alberi sarebbero dovuti salire prima di questi eucalipti (e non l’hanno mai fatto) e perché una protesta di questo vigore organizzata a pochi giorni dalle elezioni Europee sa vagamente di strumentalizzazione politica a fini elettorali. Forse mi sbaglio, ma il sospetto in questi casi è d’obbligo. Né tanto meno voglio schierarmi con i (pentiti) “tagliatori di alberi a tutti i costi”, perché troppo superficiali nei modi e nei tempi. Nei modi perché sostituire una sessantina d’imponenti eucalipti con una specie di arbusti molto più piccoli e a lenta crescita non è l’alternativa adeguata. Nei tempi perché – mi chiedo – come sia stato possibile dare il via ad un’operazione del genere a pochi giorni dalle elezioni senza prevedere facili attacchi strumentali?
Detto questo, non si può non tener conto però, che si è scelto (una volta tanto…) di prendere una decisione anche impopolare piuttosto che scegliere, com’è abitudine nella politica (anche nostrana), di lasciare la patata bollente a chi verrà dopo. Si sa, l’immagine in politica è tutto!
Su questa vicenda penso che la sicurezza delle persone debba essere sempre messa al primo posto, anche prima dell’ambiente e della salvaguardia della natura (o di ciò che ne resta) e lo dice chi è da sempre sensibile ai problemi ambientali. Se fossi costretto a scegliere tra segare un albero e garantire l’incolumità delle persone, non ci penserei due volte a segare l’albero, salvo poi ripiantarlo in una apposita area dove la sua naturale crescita non crei problemi (e pericoli) alle persone, ma diventi una risorsa importante per questa città.
Di certo non si può lasciare via delle Sterlizie così, perché la carreggiata è oggettivamente molto pericolosa, soprattutto per i veicoli a due ruote, a causa delle radici che rendono il manto stradale sconnesso ed irregolare. Basti pensare quanti incidenti, anche gravi, hanno interessato questo tratto di strada.
Certo, pensare di sostituire gli eucalipti con degli insignificanti alberelli da giardino in una città come questa è da incoscienti. Volerlo fare, pensando anche solo un momento poi di eliminare alberi decennali e con loro anche l’unica difesa (se pur simbolica) all’inquinamento industriale di Civitavecchia è molto più che incoscienza… direi è da incapaci!!
Una cosa diversa sarebbe stata piantare sulla via alberi meno invasivi, come nelle intenzioni dell’assessore Campidonico e del Consiglio della terza circoscrizione, e individuare, di concerto con gli abitanti del posto, un’area verde a S. Gordiano o nelle zone limitrofe, dove poter ripiantare altrettanti eucalipti (o altre specie) e creare in questo modo un parco da destinare ai residenti e un polmone verde per far riprendere un po’ di fiato alla città.
Quello che è più grave è che via delle Sterlizie non è un caso isolato, gestito male, ma (purtroppo) sembra essere un vero e proprio “modus operandi”.
Prendete ad esempio il primo tratto di corso Centocelle che va dalla madonnina al semaforo della trincea ferroviaria e ditemi se la riconoscete da quando sono stati rifatti i marciapiedi. Anche qui, senza nessun saltimbanco, giocoliere e acrobata abbiamo assistito passivamente all’abbattimento di una ventina di alberi (non si sa poi per quale motivo) e a distanza di mesi dalla fine dei lavori, nessuno si degna di rimpiazzarli. Oramai con tutti questi rimpasti, cambi delle deleghe e delle competenze, non si sa neanche più con chi prendersela. Non si sa più neanche chi è l’incompetente che durante i lavori non ha previsto nel capitolato d'appalto la sostituzione degli alberi. Io comunque qualche sospetto ce l’ho, vuoi vedere che è lo stesso di via delle Sterlizie? Lo scopriremo solo vivendo! Comunque molto riduttivo per una Giunta comunale che si autodefinisce “del fare”….
Una cosa di buono - purtuttavia - questa esperienza ci ha lasciato ed è che, tutto sommato, è bastato un minimo di partecipazione popolare per costringere l’amministrazione a ritirare la delibera ed a fare un passo indietro. Come dire: “Se non subiamo gli eventi ma partecipiamo agli stessi qualcosa può cambiare”.
Ora però mettete in sicurezza via delle Sterlizie, ripiantate gli alberi a corso Centocelle, mettete in pratica stò benedetto programma “del fare” (e fatelo bene...), liberatevi delle zavorre imposte dai mestieranti della politica e ridateci l’ossigeno che ci spetta.
ad esmpio il parco lo potrebbero fare a Boccelle visto che anche questo esiste solo sulla carta........
RispondiEliminaHai ragione Antonio è scandaloso il caso di corso centocelle sono mesi infatti che al posto degli alberi ci sono degli spuntoni di ferro arruginiti molto pericolosi e nessuno dice niente. Scandaloso!!!!!!!!!!!! Fanno le cose proprio in maniera approssimativa altro che ginta del fare..........
RispondiEliminaAlias Marco Aurelio
Sei un grande Antò
RispondiEliminaA. B.
Antò ma di quello che è stato fatto sulle colline d'argento ne vogliamo parlare? Dov'erano sti questi ambientalisti........??????
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