Ognuno si assuma le proprie responsabilità
ANTONIO CACACE (La DESTRA): LE DICHIARAZIONI SUI MANAGER DELL’ETM NON SONO DICHIARAZIONI ATTRIBUIBILI AL DIRETTIVO DEL PARTITO
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CIVITAVECCHIA 19.03.2009 - Le dichiarazioni uscite ieri a mezzo stampa a nome de La Destra di Civitavecchia sul caso ETM ed in particolare sull’operato dei loro manager non sono espressione del partito, ma sono dichiarazioni personali di alcuni dirigenti locali.
Ci tengo a precisare questo, perché la linea uscita fuori dall’ultimo direttivo non era a difesa del posto di lavoro dei 2 manager dell’ETM, ma era volta a salvaguardare e tutelare i lavoratori che nulla hanno a che fare con inchieste giudiziarie e buchi di bilancio (a sei zeri), e come giusto che sia per un partito di ispirazione sociale com’è La Destra. Ci tengo altresì a ribadire, come già specificato nel comunicato in questione, che il dr. Renda e il dr. Iarlori non sono iscritti al partito, che non hanno alcun rapporto e/o alcun legame politico (o di altro genere) con La Destra di Civitavecchia se non rapporti amichevoli e del tutto personali con alcuni esponenti de La Destra. Probabilmente proprio questo nobile sentimento (che sicuramente è garanzia di buona fede) non permette a tutti noi di rimanere distaccati da questa vicenda ed attendere serenamente il sopraggiungere degli eventi. Comprensibile ma non giustificabile!
Detto questo non voglio entrare nel merito su chi abbia gestito meglio (o peggio) la municipalizzata dei trasporti, sulle vicissitudini giudiziarie che hanno coinvolto i tre manager, dai rapporti con la Santa Rita Logistica fino ad arrivare alle ultime vicende legate al servizio di chiamata diretta. Tanto meno voglio esprimere giudizi sull’operato degli inquirenti e su quello delle forze dell’ordine, perché non ho elementi sufficienti e incontrovertibili per espormi in tal senso (se non quelli letti sui giornali) e perché ho piena fiducia nella giustizia e nell’operato dei suoi uomini.
Il ruolo dei partiti e soprattutto quello del mio partito è tutelare le fasce più deboli della società e non trasformarsi in difensori d’ufficio di coloro che rappresentano (nel bene e nel male) i poteri forti della città. Questo lasciamolo fare a chi è più bravo di noi. E’ per queste motivazioni che ho deciso di scendere in campo e farlo con La Destra ed è per queste convinzioni che sto sottraendo tempo prezioso alla mia famiglia. Sono convinto anche che non serve alimentare il contraddittorio sui giornali per difendere la propria immagine e ritengo sia Renda che Iarlori dei manager navigati per aver bisogno delle difese de La Destra e dell’UDC.
E poi permettetemelo, tutelare dei manager nominati dalla politica non è proprio come difendere un lavoratore da 1.000 euro al mese. Non solo per gli emolumenti che percepiscono, ma per la posizione di privilegio che ha portato a scegliere loro e non altri. Non credo si possa pretendere che questo privilegio, al di la dei meriti e dei risultati, possa durare fino all’età della pensione. Almeno lo spero! Tanto meno oggi dopo che si è fatto della “flessibilità sul lavoro” una battaglia ideologica proprio dai partiti che sono al Governo del nostro Paese e della nostra città, gli stessi che ieri designavano gli attuali vertici ETM. E questo non può valere solo e sempre per gli altri…
Mi auguro per il futuro che prese di posizione in tal senso se non espressione del direttivo vengano fatte a titolo personale (come faccio io oggi) e non più a nome de La Destra potendosi così assumere la paternità (e quindi la responsabilità) delle proprie dichiarazioni.
Su questa vicenda occorre quanto prima fare chiarezza nel rispetto dei lavoratori, delle loro famiglie e dei cittadini (penso agli anziani e ai bambini) che usufruiscono e vorrebbero continuare ad usufruire dei trasporti pubblici urbani.
Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza ai dipendenti dell’ETM, mi auguro che questa vicenda si concluda velocemente e nel migliore dei modi e, chi di dovere, dia delle risposte “vere” a questi lavoratori allontanando così il sospetto di possibili strumentalizzazioni politiche.
Anticipo sin d’ora che ogni ulteriore dichiarazione del mio partito su questa vicenda che non siano in tal senso mi troverà in totale disaccordo. Il mio impegno politico è prettamente sociale. Il resto non mi appartiene.
Antonio Cacace
Responsabile Comunicazione
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